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BADOLATO - La notizia ha fatto il giro del paese: il 9 giugno si , sposerà, a Roma il barone Ettore Gallelli Benso, undicesimo barone di Badolato, figlio di Vittorio e della contessa Daniela Benso. Il giovane sposerà, la nobile Isabella dei baroni Corsi di Turri, figlia della principessa Fabiola Cenci Bolognetti di Vicovaro e del barone Stefano Corsi di Turri. Il matrimonio verrà celebrato, in via eccezionale, da sua Eccellenza monsignor Karell Kastel, Vicario della Camera Apostolica. Con questo matrimonio i baroni Gallelli, una delle più antiche famiglie nobili calabresi, si imparenteranno con una delle pia illustri e storiche aristocrazie romane. Il barone Ettore Gallelli Benso non è conosciuto esclusivamente per il suo titolo nobiliare ma, in particolar modo, per essere il fondatore del primo ed unico Club in Calabria della "Caccia alla volpe simulata". La passione del barone, cavaliere di cultura equestre, per questo nobile animale si tramanda in famiglia da generazione in generazione. Il nonno materno, conte don Alberto Benso, si distinse neI Nizza Cavalleria, storica e prestigiosa, che fece la storia della Cavalleria Sabauda. Il nonno patemo invece, il barone don Giuseppe Gallelli, signore di campa gna, fu tra i pochi all'epoca a possedere cavalli velocissimi di rara bellezza. Le cacce calabresi dera tenuta di Pietra Nera sono orgamzzate sul modello torinese, e si svolgono a Badolato su terrerni adatti a pascolo. Queste proprietà, inoltre, sono situate in un territorio vario e suggestivo, che va, in pochi minuti, dal mare all'altopiano del Parco naturale delle Serre. La societa si è già distinta alla fine dello scorso anno in occasione delle cacce d'autunno, organizzate dalla società torinese "Cacce alla volpe simulata", tenutasi al castello Benso di Badolato. Alla prestigiosa competizione hanno partecipato societa torinesi, bolognesi, mitteleuropee, milanesi e venete. La serata di gala, che si è svolta nella tenuta di Pietra Nera dei baroni Gallelli Benso di Badolato, ha sancito sia la conclusione della "Caccia alla Volpe", sia l'inizio di un nuovo e positivo accordo tra le varie società. Ciò significherà, per il club badolatese, un'evoluzione per questo affascinante sport. I badolatesi stessi sono entusiasti dell'iniziativa intrapresa dal barone, perchè, oltre a questa, il giovane, affiancato dai genitori, ne sta portando a termine un'altra, cioè il restauro dell'antico casale sottostante alla tenuta, che nel 600 faceva da prigionia, per poi trasformarsi in frantoio. Presto, grazie ai baroni Gallelli, verrà inaugurato un agriturismo, il casale, immerso verde, ha una splendida vista che abbraccia il golfo di Squillace. In questa atmosfera magica il turista potrà, godere di un sano relax. Sicuramente la struttura inciderà molto sullo sviluppo economico, culturale e turistico del paese. A questo punto, non ci resta che porgere i nostri auguri a questo ambizioso giovane badolatese.
Franco Laganà